Le Asimmetrie Cranio-mandibolari nelle Riabilitazioni Protesiche

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Le Asimmetrie Cranio-mandibolari nelle Riabilitazioni Protesiche

DATA: la data dell’evento è già trascorsa

RELATORE: Odt. Giorgio Borin

La costante presenza delle asimmetrie craniche è la norma e questo assume importanza non solo per la considerazione morfologica ed estetica, ma soprattutto per le difficoltà connesse all’interpretazione delle implicazioni o predisposizioni verso eventuali problematiche funzionali.

Infatti, se certamente la funzione condiziona l’osso nel suo svilupparsi, è difficilmente smentibile che una forma asimmetrica, in particolare nell’adulto, non diventi a sua volta condizionante sulla funzione.
Forma e funzione devono essere considerate interdipendenti e reciprocamente condizionanti.

Le asimmetrie presenti nelle arcate superiore e inferiore e nei rapporti inter-arcate, porteranno al concretizzarsi di caratteristiche funzionali masticatorie-occlusali peculiari, con la formazione, ad esempio, di curve di Spee e di Wilson diverse tra lato destro e sinistro, o potranno portare all’instaurarsi di diversi tipi di abitudini masticatorie tipo una masticazione prevalente, se non addirittura monolaterale.

Diventa per questo indispensabile che l’approccio protesico/ortodontico non possa prescindere dal riabilitare in modo individualizzato, tenendo in considerazione e preservando i corretti rapporti volumetrici e le influenze dirette o indirette sullo spazio necessario alla equilibrata funzione linguale, vincolata e connessa dai rapporti con le sue strutture limitrofe, in particolare il rachide cervicale.

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