Un’occlusione bilanciata e armoniosa è indispensabile per una corretta funzionalità dei lavori protesici e per l’estetica del sorriso. Spesso, è l’occlusione a determinare il successo o insuccesso dei restauri estetici, e andare alla ricerca di altre cause serve solo a perdere tempo e risorse preziose. Per questo, la capacità di misurare l’occlusione è un valore aggiunto che riguarda molti aspetti del lavoro dello studio odontoiatrico.
T-Scan è il sistema di analisi occlusale digitale che permette di misurare l’occlusione in maniera efficace, ma soprattutto unico nel suo genere, valutando intensità e tempi espressi in una scala di millisecondi.
Il Dr. Ben A. Sutter ci parla di un caso in cui l’occlusione è alla base di seri problemi come mobilità dei denti, abfrazioni (erosioni cervicali dovute a carichi eccessivi sullo smalto) e fremito. Di seguito, scopriamo come il Dr. Sutter ha usato i dati occlusali ottenuti dal T-Scan per analizzare e curare i problemi del paziente.
Prima valutazione
Il paziente è un uomo di 61 anni. I 4 denti frontali sono mobili e i denti antagonisti sono gravemente usurati. Si possono osservare problemi di abfrazioni su diversi denti, alcuni hanno già subito interventi di restauro ma si iniziano a notare dei segni di usura. Un dente evidenzia la perdita di tessuto osseo. Dalla radiografia emerge un aumento della lamina dura intorno ai quattro denti frontali, causa del fremito, mentre i denti antagonisti mostrano sufficiente solidità.
Piano di cura
L’assenza di un intervento tempestivo potrebbe portare alla perdita dei denti. Il piano di cura proposto, e concordato con il paziente, è la riabilitazione totale.
Azioni
Le rilevazioni effettuate con il T-Scan indicano un’asimmetria significativa: il 76% della forza sul lato sinistro e il 34% a destra.
È stato realizzato un bite per impedire il contatto tra i denti frontali e gli antagonisti, trasferendo la forza sui denti posteriori. I denti superiori sono stati sostituiti da denti in ceramica e, durante il processo di guarigione, è stato inserito un ortotico sui denti inferiori. In seguito, anche l’arcata inferiore è stata sottoposta a un restauro in ceramica.
Risultato
Il risultato finale è un notevole miglioramento dell’estetica del sorriso e della funzionalità del morso. Dopo la cura, il paziente non ha lamentato alcun problema, ma il T-Scan è stato nuovamente impiegato per verificare l’efficacia della cura in base ai dati occlusali.
Traduzione da sito Tekscan
Caso di:
Dr. Ben A. Sutter DMD
Specializzato presso la Rutgers School of Dental Medicine, è attualmente il titolare di uno studio odontoiatrico a Eugene, OR negli Stati Uniti. Si occupa prevalentemente di estetica del sorriso (odontoiatria estetica), protesica e disordini temporomandibolari (DTM). Lo studio dell’occlusione è tra i suoi principali interessi: le certificazioni ottenute gli hanno permesso di trattare con successo numerosi casi di disfunzioni temporomandibolari e di diventare medico certificato DTR (Disclusion Time Reduction: riduzione dei tempi di disclusione). Ritiene che il T-Scan sia uno strumento necessario per la rilevazione dei dati relativi all’occlusione.
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